Un faccia a faccia tutto marchigiano

Spesso la ricerca, a qualunque livello sia compiuta, porta a scoperte inaspettate. Mentre cercavamo informazioni su Antonio Perpenti, cui è intitolata una via del centro di Fermo, ci siamo imbattuti in un libello pubblicato nel 1876 e custodito presso la Biblioteca dell’Harvard College, dal titolo

INAUGURAZIONE
DELLE STATUE
DI ANNIBAL CARO E GIACOMO LEOPARDI
A FERMO
il 25 giugno 1876*

Esso contiene il verbale, i discorsi pronunciati dalle autorità e la corrispondenza (lettere e telegrammi) scambiata con illustri personalità dell’epoca, in occasione di un importante avvenimento cittadino.

Il 25 giugno 1876, due statue, una dedicata a Giacomo Leopardi e l’altra ad Annibal Caro, venivano inaugurate con solenni festeggiamenti.

Nel verbale del libello si racconta che il conte Lorenzo Maggiori, morto il 21 settembre 1872, aveva disposto un “legato di 500 lire” affinché, entro i due anni successivi alla sua morte, fossero realizzate due statue, “l’una a Giacomo Leopardi e l’altra ad Annibal Caro”. Nel testamento il Maggiori scrisse:

“Questo legato io feci per amore della mia patria, e perché tutti avessero innanzi agli occhi un esempio che sia d’incitamento ad imitar le opere di que’ Gloriosi, e ciò in ossequio di quei grandi che illustrarono la nostra patria”.

Nel mese di ottobre, il Consiglio Comunale di Fermo accettò il lascito e commissionò il lavoro allo scultore Odoardo Tabacchi di Torino. Le statue furono terminate nel 1874. La soddisfazione fu tale che il Consiglio Comunale conferì al Tabacchi la cittadinanza onoraria. All’ingegner Pompeo Marini furono commissionati i disegni per i due basamenti.

Posizionate le due statue, il sindaco Perpenti ne dette l’inagurazione il 25 giugno 1876. Il marchese Giulio Antici, Ruggero Simboli e Vito Regini furono invitati a rappresentare Recanati, città del Leopardi; il marchese Giacomo Ricci, Pasquale Martellini e Alessandro Paci furono invitati a rappresentare Civitanova, patria natia di Annibal Caro.

Furono invitati anche Carlo Leopardi e Antonio Ranieri – rispettivamente fratello e amico del poeta recanatese – i quali declinarono per motivi di salute, come si legge nei telegrammi riportati in appendice.

La statua del Leopardi attualmente si trova in Largo Euffreducci, dove si affaccia il liceo Classico “A. Caro”. La statua di Annibal Caro si trova all’interno del teatro dell’Aquila, vicino alla biglietteria.

In origine, le due statue si trovavano una di fronte all’altra nell’attuale Largo Calzecchi Onesti, al termine di Viale Vittorio Veneto, prima dell’ingresso nella piazza. Nell’archivio del sito dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo abbiamo trovato una foto che le ritrae nella posizione originale.

La foto è reperibile nel catalogo al seguente link: http://www.fotografia.iccd.beniculturali.it/index.php?r=search%2Fsearch&keyword=fermo&yt0=Cerca
La foto è reperibile nel catalogo al seguente link: http://www.fotografia.iccd.beniculturali.it/index.php?r=search%2Fsearch&keyword=fermo&yt0=Cerca

La statua di Leopardi, la preferita dei fermani, è stata restaurata nel 2009, grazie al contributo del Rotary Club di Fermo.

*La scansione in pdf può essere scaricata dal seguente link: http://www.barnesandnoble.com/w/inaugurazione-delle-statue-di-annibal-caro-e-giacomo-leopardi-a-fermo-il-25-giugno-1876-antonio-perpenti-fermo/1027638064

Bibliografia essenziale:
Perpenti A., Inaugurazione delle statue di Annibal Caro e Giacomo Leopardi a Fermo il 25 Giugno 1876, Fermo, 1876.

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