Lunedì 28 dicembre 2015, presso il cinema Sala degli Artisti di Fermo, l’associazione Ex-Allievi Istituto Statale d’Arte “U. Preziotti” di Fermo ha organizzato un incontro con lo scenografo Giancarlo Basili, il quale ha presentato uno dei suoi ultimi e più importanti lavori: l’allestimento del Padiglione Zero all’Expo Milano 2015.
Basili è nato a Montefiore dell’Aso nel 1952. Dopo essersi diplomato presso il Preziotti di Fermo, si è laureato in scenografia all’Accademia delle Belle Arti di Bologna. Scenografo di fama internazionale, ha lavorato per i più importanti teatri d’Italia (fra cui il Comunale di Bologna e La Fenice di Venezia) ed ha collaborato con notissimi registi, sia in campo teatrale che cinematografico, come Pier Luigi Pizzi, Nanni Moretti, Marco Tullio Giordana, Gabriele Salvatores, Carlo Mazzacurati.
Si è dunque trattato di un appuntamento di grande importanza, cui la cittadinanza ha risposto con partecipata affluenza. Il Maestro ha offerto una rapida panoramica del progetto e dell’allestimento di uno dei padiglioni più amati dell’Expo.
Il Padiglione Zero, il cui progetto architettonico è stato firmato da De Lucchi, ha costituito una sfida, poiché doveva condensare il senso dell’Expo in relazione al tema scelto: Nutrire il pianeta. Ecco che allora Basili ha raccontato la storia della civiltà, a partire dalla nascita dell’agricoltura e dell’allevamento, fino alle questioni attuali: lo spreco, la povertà, le tragedie che hanno piagato il secolo scorso.
“L’Expo – ha sottolineato il Maestro – è stata un’esperienza fondamentale per la politica, perché ha dimostrato che l’Italia è capace di reagire”. Allo stesso tempo, ha dimostrato al mondo intero la grande maestria artigiana delle aziende italiane. Il Padiglione Zero, infatti, è stato realizzato interamente a mano ed il successo è stato tale, che le autorità hanno deciso di non smantellarlo, ma di trasformarlo in un centro di ricerca.
Il Maestro Giancarlo Basili è un esempio vivente di come il territorio sia in grado di produrre eccellenze, attraverso un felice connubio di tradizione, storia, istruzione. Il territorio funziona se riesce a creare sinergie.
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